Circolare N° 1121 del 21 Gennaio
- On 22 Gennaio 2019
Con Circolare del Ministero dell’ambiente n. 1121 del 21 gennaio 2019 sono state emanate le “Linee guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei rischi”.
Come noto, l’urgente esigenza di tamponare la diffusione del fenomeno del proliferarsi di episodi di incendi negli impianti di trattamento dei rifiuti aveva reso necessario l’elaborazione di un vademecum dedicato alle aziende che individuasse i punti salienti per la prevenzione del rischio, i criteri applicativi, la gestione delle aree interne, le responsabilità gestionali, le tempistiche di stoccaggio e le modalità dei controlli.
A meno di un anno dal precedente provvedimento, la nuova circolare abroga la n. 4064 del 15 marzo 2018 proponendone una revisione «alla luce di alcune pertinenti osservazioni presentate.
Le linee guida, emanate in seguito ai diffusi e frequenti episodi di incendi in impianti di trattamento di rifiuti, di maggiore o minore gravità, indicano i criteri operativi e gestionali riferiti in particolare a:
– Stoccaggi di rifiuti ai sensi dell’articolo 183, lett. aa) del d.lgs. n. 152 del 2006, effettuati presso impianti che effettuano esclusivamente operazioni R13 (Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 dell’allegato C alla parte quarta del d.lgs. n. 152 del 2006) e D15 (Deposito preliminare prima di uno delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14 dell’allegato B alla parte quarta del d.lgs. n. 152 del 2006), e che quindi inviano i rifiuti ivi depositati ad altri impianti di destinazione finale (recupero o smaltimento);
– Stoccaggi di rifiuti ai sensi dell’articolo 183, lett. aa) del d.lgs. n. 152 del 2006, in ingresso presso impianti che li sottopongono ad ulteriori operazioni di gestione riconducibili ai punti da R1 a R12 dell’allegato C alla parte quarta del d.lgs. n. 152 del 2006, ovvero ai punti da D1 a D14 dell’allegato B alla parte quarta del d.lgs. n. 152 del 2006;
– Stoccaggi o raggruppamenti di rifiuti comunque denominati, intermedi tra due o più fasi di trattamento, svolte nell’ambito del medesimo impianto di gestione dei rifiuti;
Stoccaggi di rifiuti prodotti all’esito del trattamento, in attesa o già sottoposti all’eventuale caratterizzazione, per il successivo avvio verso le opportune destinazioni finali.
La Circolare tratta in particolare il contesto autorizzativo degli stoccaggi dei rifiuti, la prestazione delle garanzie finanziarie, la prevenzione del rischio negli impianti di gestione dei rifiuti, le prescrizioni generali da richiamare negli atti autorizzativi – con particolare riferimento all’ubicazione degli impianti, l’organizzazione e i requisiti generali degli impianti in cui vengono effettuati stoccaggi di rifiuti, gli impianti tecnologici e i sistemi di protezione e sicurezza ambientale -, le modalità di gestione, i controlli ambientali.
Relativamente agli impianti tecnologici e ai sistemi di protezione e sicurezza ambientale, si precisa che in fase di progettazione, e di successivo esercizio, in tutti gli impianti che gestiscono rifiuti devono essere previsti:
– impianto di videosorveglianza;
– impianti e dispositivi di protezione attiva antincendio;
– impianto di aspirazione e trattamento dell’aria afferente ai locali in cui si effettuano specifiche operazioni di trattamento sui rifiuti;
– impianto per l’approvvigionamento e la distribuzione interna di acqua per servizi igienici, lavaggio piazzali, mezzi e contenitori;
– impianto elettrico idoneo per ambienti ATEX (laddove necessario, in seguito alla valutazione del rischio) per l’alimentazione delle varie attrezzature presenti, realizzato in conformità alle norme vigenti;
– sistemi di convogliamento delle acque meteoriche dotati di pozzetti per il drenaggio, vasche di raccolta e di decantazione, muniti di separatori per oli, e di separazione delle acque di prima pioggia adeguatamente dimensionati;
– adeguato sistema di raccolta e di trattamento dei reflui, conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente in materia ambientale e sanitaria;
– impianto di illuminazione, anche di sicurezza, interna ed esterna, realizzato in conformità alle norme vigenti;
– riscaldamento del locale ad uso ufficio realizzato in conformità alle normative vigenti;
– allacciamento alla rete telefonica o altra modalità di comunicazione del personale in servizio presso l’impianto con l’esterno;
– impianto di produzione di acqua calda per i servizi igienici.
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